Yvan Beltrame
Yvan Beltrame

I misteri di Giambattista Tiepolo 

Residenza di Würzburg, part. America

I misteri di Giambattista Tiepolo (2)

di Serenella Minto

 

Chi è il vero Tiepolo? L'artista che ha realizzato gli affreschi più sontuosi ed eleganti che si possono ammirare in palazzi e regge di mezza Europa, oppure l'uomo che si è concessa la libertà di sconfinare con l'immaginazione, costruendo mondi che hanno il fascino dell'abisso o degli spazi interstellari? Ed è corretto separare l'opera di quest'artista che, senza l'obbligo di seguire i cerimoniali e di illustrare le storie di un apparato scenico di corte imposto dai committenti, procede per strade sconosciute anche per noi che guardiamo i suoi lavori dopo tre secoli? Probabilmente no, perché Tiepolo è l'uno e l'altro: mistero, ombra e silenzio ma, soprattutto, luce altissima per illuminare lo specchio che riflette la sua epoca.

Eppure, Tiepolo è anche qualcos'altro.

Ecco che quando i suoi dipinti rientrano perfettamente all'interno delle convenzioni, Tiepolo diventa dissacrante e ironico, come nella tela di Giove e Danae, dove dipinge un putto che maliziosamente scopre le abbondanti forme della dea per il nostro divertimento, mentre il suo petulante cagnolino abbaia contro l'aquila che accompagna l'arrivo di Giove! E che dire della vecchia dama vicino alla dea che con un vassoio cerca di raccogliere le poche monete d'oro che piovono dal cielo ...

Oppure, nel grandioso affresco con i Quattro Continenti a Würzburg in Baviera dove Tiepolo fa emergere, dal tripudio dorato della residenza del vescovo principe Karl Philipp von Greiffenklau, dettagli beffardi e a volte corrosivi: nel punto in cui dipinge il Continente America inserisce uno strano personaggio visto di spalle, probabilmente un artista perché regge in precario equilibrio una grande cartellina da disegno, mentre si arrampica faticosamente oltre la cornice del dipinto, con degli eleganti scarpini a punta poco indicati allo scopo. Davvero una ridicola immagine d'uomo, e per di più un pittore, con la giacca tutta scomposta nel tentativo di salire oltre il parapetto da dove potrebbe precipitare da un momento all'altro! Probabilmente è questo un modo autoironico e scanzonato di rappresentare la fatica di un artista, impegnato per mesi a disegnare e a dipingere in precario equilibrio su pontili a grandi altezze.

Ancora a Würzburg. Con senso d'impunità, tranquilla insolenza e sfrontatezza, Tiepolo dipinge i corpi nudi che rappresentano la Ninfa e il Fiume e, per evitare che passino inosservati, li mette in bella mostra sopra le pieghe di un ampio tessuto di raso turchino, in modo da evidenziarli anche per chi avesse altro per la testa. Lei, Ninfa giovane e bella, è vestita soltanto da una catenella d'oro che le cinge la vita, ed è trattenuta saldamente dal braccio vigoroso del vecchio dio fluviale seduto comodamente a gambe aperte sul bordo della cornice, che la osserva deliziato mentre armeggia impudica con la mano tra le sue gambe.

Allora chi è veramente Giambattista Tiepolo?

Tiepolo è dunque, contemporaneamente, sia l'artefice delle ricercate strutture compositive in cui mette sullo stesso piano: nobili con tutto il parentado, divinità olimpiche, eroi della mitologia e stanchi condottieri ... sia uomo nuovo del suo tempo, che riesce a vedere e trasferire nei suoi dipinti, nei disegni e nelle incisioni, i personaggi del suo personalissimo tormento, i mostri e i figli senza nome che provengono da una terra di relitti che solo gli artisti hanno saputo vedere, riconoscere e smascherare.

Per decenni i suoi lavori ad affresco avevano riempito le superfici di pareti e soffitti dalle dimensioni davvero ragguardevoli, fino ad arrivare ai quasi seicento metri quadri di immagini sul soffitto dello scalone nella reggia di Würzburg, realizzate nel tempo straordinario di nemmeno un anno di lavoro, d'altronde, la rapidità esecutiva di Giambattista Tiepolo era già da tempo leggendaria.

 

Poi, vi è un momento in cui la stessa immaginazione di Tiepolo sembra vendicarsi di tutti gli ingombranti obblighi dettati dalla committenza, che l'aveva portato a dipingere i potenti della terra anche nelle vesti di divinità olimpiche e le matrone veneziane come delle dee. Tuttavia, nelle sue straordinarie storie tutti i personaggi, anche i poveri più miseri e infelici della terra, sono dipinti con la stessa materia pittorica brillante e sontuosa, al pari di un dio o di un re o del doge di Venezia.

Allora, chi è veramente Giambattista Tiepolo?

Nelle incisioni fatte intorno al 1742 e nel 1750, i figuranti e gli attori inseriti ai margini di tutte le sue sterminate opere emergono, finalmente, anche al di fuori della scena principale come se, imparato il mestiere, ognuno di loro chiedesse a Tiepolo di mostrare la sua vera origine.

Ed è proprio qui che entrano in gioco le strane e stupefacenti incisioni che vi presenterò nel prossimo numero.

2 - Continua

 

Residenza di Würzburg, affresco part. del continente America (artista in bilico sul cornicione dipinto)
Residenza di Würzburg, part. del Continente Asia
Residenza di Würzburg, affresco part. della Ninfa con un Fiume (in b/n)
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© Serenella Minto