Yvan Beltrame
Yvan Beltrame

Gatti che dipingono (3)

Smokey, Serious Ramification, 1992, acquistato per 6000 $ nel '93

Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra.

Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola senza cadere.

Jules Verne

 

PERCHE' I GATTI DIPINGONO?

- parte terza -

 

Le doti artistiche dei gatti sono note da migliaia di anni. Scavi archeologici lungo le rive del Nilo hanno riportato alla luce papiri egiziani che raffigurano gatti con le zampe anteriori appoggiate su un muro, intenti a dipingere. Probabilmente, proprio per questa loro capacità di alzarsi in piedi e tracciare dei segni con i colori, i gatti furono considerati un tramite con le divinità e depositari di significati estetici e spirituali.

In Egitto sono stai ritrovati i corpi di gatti imbalsamati con preziosi amuleti appesi al collo e, nell'urna in cui erano stati deposti, la straordinaria presenza di rotoli di papiro raffiguranti tracce dipinte dalle loro zampette.

In molte altre epoche della storia dell'uomo si ritrovano numerosi disegni che rappresentano gatti-artisti intenti a dipingere. In un Bestiario del 950 d.C. circa, conservato alla Bodhead Library di Oxford, c'è un'illustrazione che rappresenta il potere spirituale felino con la presenza di due gatti all'interno di un laboratorio alchimista. Davanti a un cavalletto uno dei due gatti intinge di colore le zampette, e poi, dipinge segni astrali sulla tela.

Alla fine dell'Ottocento, Otakky, una graziosa gattina giapponese divenne famosa per i suoi disegni al punto che il suo talento attirò moltissimi clienti nella bottega del suo padrone.

Ancora oggi, in molti negozi del Giappone, si trovano statuette di gatti con una delle zampette anteriori alzata. Sono chiamate Maneki neko, e sono considerate la garanzia di un lavoro ben fatto e il simbolo della buona sorte.

Tornando alle considerazioni espresse nei due numeri precedenti, che illustravano le attività pittoriche di Princess, Charlie e Rusty, Buster, Tiger, Misty, Pepper, Bootsie e Smokey, rimane in sospeso una domanda: perché questi gatti dipingono? Cosa li spinge ad alzarsi sulle zampe posteriori e usare i colori per dipingere?

Si potrebbe dare questa risposta: il gatto dipinge per un piacere estetico legato alle sue personali percezioni "armoniche". Sembra strano ma è così, d'altronde, il comportamento degli animali ci riserva sempre delle sorprese.

Per finire.

Alcuni consigli nel caso pensiate di progettare con il vostro gatto un esperimento di creatività pittorica:

1- non fategli fare esperienze pittoriche in salotto: sul divano e le poltrone il vostro gatto ha già sperimentato forme di scultura e di graffito, forse non è il caso di scatenare la sua creatività anche sulle pareti appena dipinte;

2- se il vostro gatto sembra restio all'uso della pittura abbiate pazienza, ogni creativo ha i suoi ritmi. Inoltre, tenete presente che il gatto si chiederà se voi sarete in grado di organizzargli una mostra o di trovargli una Galleria d'Arte;

3- se non ottenete risultati apprezzabili, forse il vostro micio non ha a disposizione soggetti che lo ispirano: bisognerà fornirgli dei modelli appropriati e, soprattutto, acquistargli dei buoni colori e carta da acquerello di ottima qualità. Auguri e buon lavoro.

 

Ultime note.

Vi lascio con una poesia tratta dal libro: Versi d'amore per una gatta del poeta veneziano Attilio Carminati (Venezia 1922-2013).

 

Te gò sentìo ciamarme

Te gò sentìo ciamarme desperada/da drìo la porta, in dove che per çbàlio/ te gavevo cussì serada fora./La to voçe pareva na cascada/de perle: un gran dolor ghe gèra drento./Co te gò vèrto, ti çé corsa in caça/che gnanca el vento sarìa stà pi çvelto./Se rìder o scuçarme nò savèvo./Ti m'à vardà un momento co quei òci/che lampiçava, e tuto çé finìo./Mi son tornà ai me libri, a le me carte,/ti al to cantussso a far el bussolà.

 

Ti ho udito chiamarmi disperata da dietro la porta, dove per sbaglio ti avevo chiuso fuori. La tua voce pareva una cascata di perle: c'era dentro un gran dolore. Quando ti ho aperto, sei corsa in casa che nemmeno il vento sarebbe stato più veloce. Non sapevo se ridere o scusarmi. Tu mi hai guardato un attimo con quegli occhi lampeggianti, e tutto è finito. Io sono ritornato ai miei libri, alle mie carte, tu al tuo cantuccio ad acciambellarti.

 

Ultimissime note.

25.08.2015

Al MoMi (Museum of Moving image) di New York è stata aperta una mostra dal titolo: "How cats took over the internet", in altre parole, la presentazione di video web che ritraggono episodi che hanno come protagonisti i gatti. L'interesse per questi felini domestici sembra sia una pura e semplice ossessione, tant'è vero che la statistica che raccoglie i dati sulle presenze dei contenuti nel web, dà il tre per cento a video che hanno come argomento i gatti!

Certamente il nostro interesse per gli animali che ci fanno compagnia, e condividono il nostro affetto, è più vasto e comprende anche la fortissima presenza del cane, eppure, la potente presenza su YouTube di video sui gatti rispetto ad altri animali è inequivocabile e potrebbe risiedere sul fatto che i gatti davanti ad un obiettivo sono a loro agio (provare per credere: il cane davanti allo smartphone o alla macchina fotografica è molto timido, quasi impacciato… ) il gatto sembra mettersi in posa, oppure, molto più semplicemente non se ne cura. Probabilmente la loro consapevolezza di sapersela cavare comunque e dovunque li rende talmente liberi e istintivi da farceli ammirare, nel gatto noi cogliamo la grazia e la potenza di una tigre bonsai, la pigrizia, l'indolenza e, nello stesso tempo, la capacità di scelta degli spiriti liberi che vorremo essere.

 

1 Rotolo di Xois. 5000 a. C.
2 Illustrazione da un Bestiario medioevale con gatto che dipinge
3 Statuina giapponese detta Maneki neko
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© Serenella Minto