Dio ha creato il gatto per permettere all'uomo di poter accarezzare una tigre.
Richelieu - Fernand Méry
Negli Stati Uniti i dipinti di gatti-artisti sono tenuti in grande considerazione, alcuni sono stati esposti in importanti mostre e, qualcuna di queste opere, è stata acquistata da collezionisti per cifre da capogiro: nel 1993 un dipinto eseguito dai gatti Wong Wong e Lu Lu è stato venduto all'asta per 19.000 dollari (all'epoca erano circa 30 milioni di lire).
Esiste quindi un mercato dell'arte pittorica "felina" e, di conseguenza, anche una critica che dà giudizi di valore alle opere e costruisce teorie per poterle analizzare.
Comunque, di là degli studi e dei giudizi, è inquietante non aver ancora capito cosa spinge un Felis silvestris domestico ad alzarsi sulle zampe posteriori e usare i colori per dipingere.
Biologi e critici dell'arte concordano su una cosa: il gatto dipinge per un piacere estetico. Questo mi sembra sia molto importante.
A questo punto viene da chiedersi cosa spinge un gatto a scegliere un determinato soggetto e che tecnica adopera per realizzarlo.
A volte le scene e gli oggetti rappresentati appaiono capovolti, come se il gatto avesse dipinto stando a testa in giù: del resto alcuni di loro passano molto tempo sdraiati sulla schiena, quindi, vedono ogni cosa capovolta.
Per esempio: nella foto si nota come Buster stia riproducendo, in modo espressivo, l'immagine dei Girasoli di Van Gogh al contrario!
Le storie che vi propongo hanno per protagonisti Tiger, Misty, Pepper, Bootsie, e le ho scelte per i diversi temi che affrontano:
COLORI
La prima cosa che colpisce nei lavori di Tiger (1984, Francoforte), è l'impeto e la velocità che impiega nell'uso dei colori, e la complessità delle trame, ottenute con la stratificazione delle pennellate. Questo gatto già da piccolo aveva fornito prova di straordinaria abilità nella scelta dei colori quando raccoglieva, in piccoli mucchietti di foglie, fiori dello stesso colore poi, ci balzava sopra, sparpagliando la composizione tutt'intorno. Proprio come accade in questa foto, dove i tre fogli che Tiger ha appena finito di dipingere sono stati distrutti e, sulla superficie vuota nel mezzo, il gatto inserisce brusche virgole di colore che poi contempla con espressione malinconica…
DESIDERIO DI RACCONTARE
Misty (1987, Toronto) è una gattina dolce che riesce a creare forme di difficile interpretazione che richiedono ampie superfici su cui espandersi. Più che la riproduzione di qualche fatto o di oggetti, i suoi lavori assomigliano a dei racconti. Infatti, Misty non usa molti colori, ma le pennellate si susseguono fitte, in movimenti ondulatori che proseguono oltre il foglio, lungo la parete perfino sul pavimento. Un suo dipinto, del 1993, è stato venduto all'asta per 21.000 dollari!
OSSERVAZIONE E INTROSPEZIONE
Pepper (1979-1993, New York), ha iniziato a creare le sue prime opere sul vetro del tavolo, utilizzando la crema idratante della sua padrona. Finché non gli sono stati forniti vasetti con colori acrilici ha saccheggiato ciprie, rossetti e creme trasferendole, sotto forma di segni, su ogni superficie riflettente. Una volta ottenuti i materiali adatti, l'attività artistica di Pepper è proseguita per dieci anni: in tutto questo tempo ha prodotto ben 200 ritratti.
Già da cucciolo Pepper aveva manifestato quasi un'ossessione per la sua immagine riflessa nello specchio e prima di ogni lavoro passava molto tempo seduto a osservarsi.
I suoi autoritratti erano il risultato di lunghe sedute che potevano durare più giorni, come se il dipinto avesse bisogno di continui ripensamenti. Capitava di vederlo seduto in contemplazione, alternativamente, del dipinto e della sua immagine nello specchio!
Poi arrivò Venus, una paffuta e sensuale soriana, che diventò la sua modella preferita. A quel punto la sua indagine pittorica si trasferì sulla gattina, iniziando a ritrarla nel momento in cui si adagiava in pose rilassate sul cuscino.
Se Venus si spostava Pepper iniziava a spazientirsi e le sedute diventavano una continua schermaglia fino a che la gattina non ritornava in una posizione interessante.
PITTURA E AZIONE
Bootsie, nato nel 1988 a San Francisco in California, in meno di quattro anni ha guadagnato 75.000 dollari con sole cinque mostre. Quando dipinge Bootsie fa spettacolo e guardarlo è un vero piacere. Nella sua attività pittorica non esiste la pacata riflessione ma, al contrario, una forte concentrazione sia nell'atto di scegliere i colori e sia di stenderli sulla tela con un balzo: le immagini risultano vitali ed espressive come virgole di colore che si librano aeree sul foglio.
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